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Questa percentuale di connettività nei sani va da un minimo del <math>21% </math> ad un massimo del <math>70% </math> ,  mentre decresce drasticamente verso <math>0 </math> e precisamente ad una media di  <math>0,072</math> nei malati, dimostrando una evidente mancanza di connettività tra la componente funzionale ed organica, condizione che da ora chiameremo 'Incoerenza di Stato' per distinguerla dal termine forviante della 'Decoerenza di Stato'.
 
Questa percentuale di connettività nei sani va da un minimo del <math>21% </math> ad un massimo del <math>70% </math> ,  mentre decresce drasticamente verso <math>0 </math> e precisamente ad una media di  <math>0,072</math> nei malati, dimostrando una evidente mancanza di connettività tra la componente funzionale ed organica, condizione che da ora chiameremo 'Incoerenza di Stato' per distinguerla dal termine forviante della 'Decoerenza di Stato'.
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Le tabelle 3 e 4 di seguito mostrano i risultati ottenuti per l'indice NGF sui pazienti del campione, con indicazioni dei valori di media e deviazione standard calcolati rispettivamente sui sani e sui malati.
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Le tabelle 3 e 4 di seguito mostrano i risultati ottenuti per l'indice NGF sui pazienti del campione, con indicazioni dei valori di media e deviazione standard calcolati rispettivamente sui sani e sui malati. La differenza rispetto alle tabelle 1 e 2 precedenti risiede nel fatto che il rapporto tra componente organica e funzionale viene qui moltiplicata per l'eccitabilità.  
 
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In questo capitolo è stato presentato un modello matematico costruito su dati elettrofisiologici trigeminali che, assemblati e strategicamente ordinati, hanno restituito un dato adimensionale che fotografa lo 'Stato' di integrità o danno strutturale del Sistema Nervoso Centrale e Periferico Trigeminale. Si è impiegato, a supporto del dato uscente <math>\alpha
 
In questo capitolo è stato presentato un modello matematico costruito su dati elettrofisiologici trigeminali che, assemblati e strategicamente ordinati, hanno restituito un dato adimensionale che fotografa lo 'Stato' di integrità o danno strutturale del Sistema Nervoso Centrale e Periferico Trigeminale. Si è impiegato, a supporto del dato uscente <math>\alpha
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  </math>, un quadro fuzzy per la diagnosi dei disturbi funzionali (TMDs) ed organici (tumori, sclerodermie, cavernomi penali e neuropatie degenerative trigeminali). L' Indice <math>\alpha
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  </math>, un quadro fuzzy per la diagnosi dei disturbi funzionali (TMDs) ed organici (tumori, sclerodermie, cavernomi pineali e neuropatie degenerative trigeminali). L' Indice <math>\alpha
    
  </math>, insieme al sistema di inferenza fuzzy, viene utilizzato come classificatore per i soggetti sani, con TMDs e per i danni organici ed in particolare:  
 
  </math>, insieme al sistema di inferenza fuzzy, viene utilizzato come classificatore per i soggetti sani, con TMDs e per i danni organici ed in particolare:  
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|Da un recente articolo<ref>Tara Renton. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31675112/ Tooth-Related Pain or Not?] .Headache. 2020 Jan;60(1):235-246. doi: 10.1111/head.13689. Epub 2019 Nov 1.</ref> si evince che la complessità anatomica della regione orofacciale, le potenziali diagnosi differenziali esaustive e la formazione a più specialità, porta a diagnosi errate oltre che ritardate ed a molti pazienti vengono prescritti innumerevoli cicli di antibiotici e sono sottoposti a molteplici interventi chirurgici semplicemente a causa della scarsa istruzione dovuta alla formazione specialistica. La complessità diagnostica dipende, perciò, da molte variabili ed una in particolare l'incapacità di valutazione dello 'Stato' di sistema masticatorio che dà largo spazio ad interpretazioni errate e circoscritte al contesto odontoiatrico. Per questo motivo il modello considera soltanto il 33% dei DTMs in base al loro medio basso danno funzionale del Sistema Nervoso neuromotorio trigeminale. E' nostra opinione che in questo scenario di Support set i malati '''non debbano essere trattati come DTMs''' perché potrebbe trattarsi soltanto di episodi non correlati ad effettiva destrutturazione e/o disfunzione. In questo caso il paziente dovrà entrare nell'analisi dell'andamento attraverso i processi di Markov che saranno descritti nel capitolo specifico.
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|Da un recente articolo<ref>Tara Renton. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31675112/ Tooth-Related Pain or Not?] .Headache. 2020 Jan;60(1):235-246. doi: 10.1111/head.13689. Epub 2019 Nov 1.</ref> si evince che la complessità anatomica della regione orofacciale, le potenziali diagnosi differenziali esaustive e la formazione a più specialità portano a diagnosi errate oltre che ritardate: molti pazienti vengono sottoposti a innumerevoli cicli di antibiotici e a molteplici interventi chirurgici semplicemente a causa della scarsa istruzione dovuta alla formazione specialistica. La complessità diagnostica dipende, perciò, da molte variabili e da una in particolare: l'incapacità di valutazione dello 'Stato' di sistema masticatorio che dà largo spazio ad interpretazioni errate e circoscritte al contesto odontoiatrico. Per questo motivo, il modello riconosce soltanto il 33% dei DTMs in base al loro medio basso danno funzionale del Sistema Nervoso neuromotorio trigeminale. E' nostra opinione che in questo scenario di Support set i malati '''non debbano essere trattati come DTMs''' perché potrebbe trattarsi soltanto di episodi non correlati ad effettiva destrutturazione e/o disfunzione. In questo caso il paziente dovrà entrare nell'analisi dell'andamento attraverso i processi di Markov che saranno descritti nel capitolo specifico.
    
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|La diagnosi differenziale del dolore orofacciale e/o emicranico include un gran numero di cefalee primarie e secondarie e neuropatie craniche. Può derivare da strutture sia intracraniche che extracraniche come cranio, collo, vasi, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca e l'altra struttura facciale o cervicale. Quindi, la prima priorità dovrebbe essere quella di escludere i mal di testa secondari. Pertanto, ogni sospetta cefalea secondaria dovrebbe essere sottoposta a indagini appropriate. L'approccio diagnostico della cefalea primaria con blocco laterale inizia una volta che si escludono tutte le possibili cefalee secondarie.<ref>Sanjay Prakash, Chaturbhuj Rathore. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27770404/ Side-locked headaches: an algorithm-based approach] J Headache Pain. 2016 Dec;17(1):95. doi: 10.1186/s10194-016-0687-9.Epub 2016 Oct 21.</ref> Da questo interessante articolo si può comprendere il motivo che ci ha spinti a realizzare un algoritmo per valutare la connettività<ref name=":1" /> tra i processi funzionali e la struttura organica trigeminale e di conseguenza stabilire la gravità del danno organico/funzionale. Nello specifico l'area denominata 0-set ha selezionato il 100% dei pazienti con danni organici e/o gravi disfunzioni neuromotorie. In quest'area si è riusciti a fare diagnosi di patologie gravi che verranno discusse nei capitoli specifici in Masticationpedia ma va ricordato che in questo 0-set lo indice '''<math>\alpha
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|La diagnosi differenziale del dolore orofacciale e/o emicranico include un gran numero di cefalee primarie e secondarie e neuropatie craniche. Può derivare da strutture sia intracraniche che extracraniche come cranio, collo, vasi, occhi, orecchie, naso, seni paranasali, denti, bocca e l'altra struttura facciale o cervicale. Quindi, la prima priorità dovrebbe essere quella di escludere i mal di testa secondari. Pertanto, ogni sospetta cefalea secondaria dovrebbe essere sottoposta a indagini appropriate. L'approccio diagnostico della cefalea primaria con blocco laterale inizia una volta che si escludono tutte le possibili cefalee secondarie.<ref>Sanjay Prakash, Chaturbhuj Rathore. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/27770404/ Side-locked headaches: an algorithm-based approach] J Headache Pain. 2016 Dec;17(1):95. doi: 10.1186/s10194-016-0687-9.Epub 2016 Oct 21.</ref> Da questo interessante articolo si può comprendere il motivo che ci ha spinti a realizzare un algoritmo per valutare la connettività<ref name=":1" /> tra i processi funzionali e la struttura organica trigeminale e di conseguenza stabilire la gravità del danno organico/funzionale. Nello specifico l'area denominata 0-set ha riconosciuto il 100% dei pazienti con danni organici e/o gravi disfunzioni neuromotorie. In quest'area si è riusciti a fare diagnosi di patologie gravi che verranno discusse nei capitoli specifici in Masticationpedia, ma va ricordato che in questo 0-set lo indice '''<math>\alpha
    
  </math>''' considera anche pazienti DTMs con valori '''<math>\alpha
 
  </math>''' considera anche pazienti DTMs con valori '''<math>\alpha
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  </math> '''molto bassi ed è nostra opinione che '''questi''' '''pazienti''' '''debbano essere trattati come DTMs'''. Una critica a tale asserzione potrebbe essere: come faccio a distinguere un DTMs da una patologia organica grave se la classificazione è unificata?. La risposta è alquanto scontata, basterebbe riferirsi ai capitoli di logica di linguaggio per comprendere la complessità e la vaghezza del linguaggio medico per comprendere l'importanza della conoscenza di un linguaggio formale che colga il segnale inviato con un linguaggio macchina del sistema interrogato. Insomma, il famoso codice criptato di cui si è parlato nei capitolo precedenti. Lo Indice '''<math>\alpha
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  </math> '''molto bassi ed è nostra opinione che '''questi''' '''pazienti''' '''debbano essere trattati come DTMs'''. Una critica a tale asserzione potrebbe essere: come faccio a distinguere un DTMs da una patologia organica grave se la classificazione è unificata? La risposta è alquanto scontata, basterebbe riferirsi ai capitoli di logica di linguaggio per comprendere la complessità e la vaghezza del linguaggio medico per comprendere l'importanza della conoscenza di un linguaggio formale che colga il segnale inviato con un linguaggio macchina del sistema interrogato. Insomma, il famoso codice criptato di cui si è parlato nei capitoli precedenti. Lo Indice '''<math>\alpha
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  </math>''' segnala soltanto la gravità del danno organico/funzionale la diagnosi certa è sempre e solo in mano alla KB<sub>c</sub> del medico specialista e del team sanitario.
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  </math>''' segnala soltanto la gravità del danno organico/funzionale: la diagnosi certa è sempre e solo in mano alla KB<sub>c</sub> del medico specialista e del team sanitario.
    
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|Uno dei dati uscenti dalla tabella 9 riguardanti la percentuale di rilevazione di malattia è il 17% dell'indice '''<math>\alpha
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|Uno dei dati uscenti dalla tabella 9 mostra che l'indice '''<math>\alpha
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  </math>''' di aver riconosciuto come sano un soggetto affetto da DTMs rispetto allo RDC ed al gruppo 'CE'. Questo dato sembrerebbe controtendenza e cioè considerare il soggetto con una patologia minore quando lo stesso è affetto da una patologia di maggiore gravità. Nel contesto si potrebbe apparentemente supporre che l'Indice '''<math>\alpha
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  </math>''' ha riconosciuto come sano un soggetto affetto da DTMs rispetto allo RDC ed al gruppo 'CE'. Questo dato sembrerebbe controtendenza e cioè parrebbe considerare il soggetto con una patologia minore quando lo stesso è affetto da una patologia di maggiore gravità. Nel contesto si potrebbe apparentemente supporre che l'Indice '''<math>\alpha
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  </math> '''abbia una falla nel modello diagnostico ma contrariamente all'apparenza questo dato è illuminante da un punto di vista epistemologico perché '''mette in evidenza una sconcertante verità quella in cui sia lo 'CE', lo 'RDC' nonchè lo Indice <math>\alpha
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  </math> '''abbia una falla nel modello diagnostico, ma, contrariamente all'apparenza, questo dato è illuminante da un punto di vista epistemologico perché '''mette in evidenza una sconcertante verità: sia lo 'CE', lo 'RDC' nonché lo Indice <math>\alpha
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  </math> siano in errore diagnostico'''. Gli errori diagnostici sono stati contemplati in molti studi clinici come si evince da un recente articolo di Hardeep Singh e collaboratori in cui si definiscono gli errori diagnostici come opportunità mancate che potrebbero essere utilizzate per promuovere l'apprendimento e il miglioramento rispetto all'assegnazione di colpe o responsabilità a un singolo clinico.<ref>Hardeep Singh. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24730204/ Editorial: Helping health care organizations to define diagnostic errors as missed opportunities in diagnosis]. Jt Comm J Qual Patient Saf. 2014 Mar;40(3):99-101. doi: 10.1016/s1553-7250(14)40012-6.</ref> Il dato del 17% dello indice '''<math>\alpha
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  </math> sono affetti da errore diagnostico'''. Gli errori diagnostici sono stati contemplati in molti studi clinici come si evince da un recente articolo di Hardeep Singh e collaboratori in cui si definiscono gli errori diagnostici come opportunità mancate che potrebbero essere utilizzate per promuovere l'apprendimento e il miglioramento rispetto all'assegnazione di colpe o responsabilità a un singolo clinico.<ref>Hardeep Singh. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24730204/ Editorial: Helping health care organizations to define diagnostic errors as missed opportunities in diagnosis]. Jt Comm J Qual Patient Saf. 2014 Mar;40(3):99-101. doi: 10.1016/s1553-7250(14)40012-6.</ref> Il tasso di scambio dei disfunzionali come integri del 17% per l'indice '''<math>\alpha
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  </math>''', perciò, è un indicatore di errore diagnostico dovuto alle variabili nascoste nei 'Sistemi Complessi' e che di conseguenza generano, una volta rilevate, una opportunità di accrescere il KB<sub>c</sub> in ogni contesto specialistico per migliorarne la capacità conosciva diagnostica. Questo dato sarà esposto dettagliatamente quando si discuterà del caso clinico specifico che ha determinato il contestuale errore diagnostico ed in particolare nel capitolo 'Siamo sicuri di sapere tutto?'.<br />
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  </math>''', perciò, è un indicatore di errore diagnostico dovuto alle variabili nascoste nei 'Sistemi Complessi', le quali di conseguenza generano, una volta rilevate, una opportunità di accrescere il KB<sub>c</sub> in ogni contesto specialistico per migliorarne la capacità conoscitiva diagnostica. Questo dato sarà esposto dettagliatamente quando si discuterà del caso clinico specifico che ha determinato il contestuale errore diagnostico ed in particolare nel capitolo 'Siamo sicuri di sapere tutto?'.<br />
    
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|Come detto precedente nell'area 0-set in cui sono localizzati i pazienti con destrutturazione organiche quali tumori, sclerosi multiple e cc. coesistono anche quei pazienti affetti da una patologia meno grave, da un punto di vista clinico,  ma che si manifestano con anomalie elettrofisiologiche trigeminali importanti '''che noi riteniamo candidati ad un trattamento neurognatologico obbligatoriamente reversibile'''.<ref name=":3" /> La lecita critica: come faccio a distinguere un DTMs da una patologia organica grave se la classificazione è unificata? è alquanto scontata: dall'irreversibilità del dato elettrofisiologico nel senso che una asimmetria del Jaw jerk in una sclerosi multipla non viene ripristinata da posizioni mandibolari eccentriche come una asimmetria della latenza all'onset del periodo silente non viene ripristinato dall'aumento monolaterale del morso.
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|Come detto precedente, nell'area 0-set in cui sono localizzati i pazienti con destrutturazione organiche quali tumori, sclerosi multiple etc. coesistono anche quei pazienti affetti da una patologia meno grave, da un punto di vista clinico,  ma che si manifestano con anomalie elettrofisiologiche trigeminali importanti '''che noi riteniamo candidati ad un trattamento neurognatologico obbligatoriamente reversibile'''.<ref name=":3" /> La lecita critica: come faccio a distinguere un DTMs da una patologia organica grave se la classificazione è unificata? La risposta è alquanto scontata: dall'irreversibilità del dato elettrofisiologico, nel senso che una asimmetria del Jaw jerk in una sclerosi multipla non viene ripristinata da posizioni mandibolari eccentriche, come una asimmetria della latenza all'onset del periodo silente non viene ripristinato dall'aumento monolaterale del morso.
    
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|Il dato più eclatante in assoluto ma anche il più importante da un punto di vista epistemologico è '''la mancanza del 100% dello RDC a rilevare danni organico/strutturali del Sistema Nervoso Centrale e Periferico Trigeminale''' in pazienti che invece vennero classificati come DTMs. Questo fenomeno è da imputare a tutta la serie di motivazione che qui non ripetiamo e che sono state esposte precedentemente in 'Risultati preliminari' ed in 'Risultai finali' in questo capitolo. Questo avvalora l'impiego dei ricercatori del RDC che sapientemente stano cercando di ampliare la potenzialità diagnsotica del modello che poter incorporare variabili capaci di rilevare patologie gravi in presenza di dolore orofacciale.<ref name=":2" />
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|Il dato più eclatante in assoluto, ma anche il più importante da un punto di vista epistemologico, è '''la mancanza del 100% dello RDC a rilevare danni organico/strutturali del Sistema Nervoso Centrale e Periferico Trigeminale''' in pazienti che invece vennero classificati come DTMs. Questo fenomeno è da imputare a tutta la serie di motivazione che qui non ripetiamo e che sono state esposte precedentemente in 'Risultati preliminari' ed in 'Risultai finali' in questo capitolo. Questo avvalora l'impiego dei ricercatori del RDC che sapientemente stano cercando di ampliare la potenzialità diagnostica del modello per poter incorporare variabili capaci di rilevare patologie gravi in presenza di dolore orofacciale.<ref name=":2" />
    
==Conclusione==  
 
==Conclusione==  
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In conclusione, al di là del potenziale discriminatorio diagnostico che implementa la capacità di elaborare diagnosi differenziale in situazioni critiche di dolore orofacciale e di DTMs, la realizzazione dello Indice '''<math>\alpha
 
In conclusione, al di là del potenziale discriminatorio diagnostico che implementa la capacità di elaborare diagnosi differenziale in situazioni critiche di dolore orofacciale e di DTMs, la realizzazione dello Indice '''<math>\alpha
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  </math> '''evidenzia, grazie proprio al tasso del 17%, una fenomeno tanto innovativo quanto destabilizzante quello in cui qualsiasi indice dovrebbe essere considerato con una '''forma mentis quantistica''' e cioè che il risultato sia considerato con una verità del 50%.  
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  </math> '''evidenzia, grazie proprio al tasso del 17%, una fenomeno tanto innovativo quanto destabilizzante: qualsiasi indice dovrebbe essere considerato con una '''forma mentis quantistica''', cioè il risultato dovrebbe essere considerato con una verità del 50%.  
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  </math>''' ( diverso dal nostro''' <math>\alpha
 
  </math>''' ( diverso dal nostro''' <math>\alpha
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  </math>''') documentano un valore di significatività del 95% e del 99,9% e rispondono ad una forma mentis deterministica, relativamente stocastica ma non quantistica. Visto l'aleatorietà e la non linearità dei Sistemi Complessi dinamici come i Sistemi biologici è preferibile considerare il paziente come un fenomeno quantistico da cui sorge una dialettica diagnostica che segue le impostazioni della funzione d'onda di Schrödinger come vedremo meglio nel capitolo '[[La diagnostica di Schrödinger]].  
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  </math>''') documentano un valore di significatività del 95% e del 99% e rispondono ad una forma mentis deterministica, relativamente stocastica ma non quantistica. Viste l'aleatorietà e la non linearità dei Sistemi Complessi dinamici come i Sistemi biologici, è preferibile considerare il paziente come un fenomeno quantistico: da qui sorge una dialettica diagnostica che segue le impostazioni della funzione d'onda di Schrödinger, come vedremo meglio nel capitolo '[[La diagnostica di Schrödinger]].  
    
Anticipiamo soltanto una parametro interessante che può stimolare la curiosità del lettore/ricercatore ed è quello che il nostro Indice '''<math>\alpha
 
Anticipiamo soltanto una parametro interessante che può stimolare la curiosità del lettore/ricercatore ed è quello che il nostro Indice '''<math>\alpha
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  </math>''', parametro adimensionale e sostanzialmente deterministico che evidenzia i livelli di intergrità o destrutturazione dello 'Stato'  di Sistema  si trasformerà in un termine del tipo <math>|\alpha\rangle </math> idoneo per la trattazione quantistica del modello, termine cosiddetto ‘ket’ indicato, appunto, come <math>|\alpha\rangle </math>.  
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  </math>''', parametro adimensionale e sostanzialmente deterministico che evidenzia i livelli di integrità o destrutturazione dello 'Stato'  di Sistema  si trasformerà in un termine del tipo <math>|\alpha\rangle </math> idoneo per la trattazione quantistica del modello, termine cosiddetto ‘ket’ indicato, appunto, come <math>|\alpha\rangle </math>.  
    
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