Changes

no edit summary
Line 488: Line 488:       −
E' importante spendere attenzione sulla comprensione dei dati delle due tabelle precedenti. La media calcolata sul campione di pazienti sani, pari a 0,45, mostra una percentuale del 45% di connettività tra i processi funzionali <math>{F _{s_1}+F _{s_2}}
+
E' importante spendere attenzione sulla comprensione dei dati delle due tabelle precedenti. La media calcolata sul campione di soggetti sani pari a 0,45 mostra una percentuale del 45% di connettività che a volte viene interpretata come 'Coerenza' tra i processi funzionali <math>{F _{s_1}+F _{s_2}}
  </math>e la stabilità organica <math>O_s </math>.  
+
  </math>e la stabilità organicao/funzioanle <math>O_s </math>.  
   −
Questa percentuale di connettività nei sani va da un minimo del <math>21% </math> ad un massimo del <math>70% </math> ,  mentre decresce drasticamente verso 0 e precisamente ad una media di  <math>0,07</math> nei malati, dimostrando una evidente mancanza di connettività tra la componente funzionale ed organica, condizione che da ora chiameremo 'Incoerenza di Stato' per distinguerla dal termine forviante della 'Decoerenza di Stato'.
+
Questa percentuale di connettività nei sani va da un minimo del <math>21% </math> ad un massimo del <math>70% </math> ,  mentre decresce drasticamente verso <math>0 </math> e precisamente ad una media di  <math>0,072</math> nei malati, dimostrando una evidente mancanza di connettività tra la componente funzionale ed organica, condizione che da ora chiameremo 'Incoerenza di Stato' per distinguerla dal termine forviante della 'Decoerenza di Stato'.
 
===Membership function===
 
===Membership function===
   Line 529: Line 529:  
*
 
*
   −
<br />La figura a lato riporta il grafico della membership function applicata all'indice NGF: in particolare in ascisse si colloca l'indice <math>\alpha </math>, in ordinate il valore della membership function <math>\mu_\tilde{A}</math>. La figura riporta altresì le aree sopra descritte: l'intervallo tra 0 e <math>P_1</math> rappresenta lo 0-set, l'intervallo tra <math>P_1</math> e <math>P_2</math> il support set, quello tra <math>P_2</math> e 1 il core set.
+
<br />La figura a lato riporta il grafico 1 della membership function applicata all'indice NGF: in particolare in ascisse si colloca l'indice <math>\alpha </math>, in ordinate il valore della membership function <math>\mu_\tilde{A}</math>. La figura riporta altresì le aree sopra descritte: l'intervallo tra 0 e <math>P_1</math> rappresenta lo 0-set, l'intervallo tra <math>P_1</math> e <math>P_2</math> il support set, quello tra <math>P_2</math> e 1 il core set.
    
   
 
   
Line 798: Line 798:  
|}
 
|}
 
|}
 
|}
|}Dalle tabelle di cui sopra si evince una notevole difformità di risultati, relativamente ai pazienti malati, tra la classificazione RDC e quella mediante indice NGF. In particolare, l'indice <math>\alpha</math> annovera gran parte dei pazienti malati nello '''0-set''' (colore rosso), indicando che in questi casi si è plausibilmente di fronte ad un danno organico o funzionale grave del sistema. Viceversa, la classificazione RDC associa tutti i pazienti malati come affetti da TMDs. L'indice <math>\alpha </math> considera poi due pazienti nell'area '''Support set''' (colore giallo), in cui è possibile intercettare un'anomalia funzionale di media entità raffigurabile in TMDs di moderata entità e, dato più sconcertante, uno nel '''Core set''' ( colore verde).
+
|}Dalle tabelle di cui sopra si evince una notevole difformità di risultati, relativamente ai pazienti malati, tra la classificazione RDC e quella mediante indice NGF. In particolare, l'indice <math>\alpha</math> annovera gran parte dei pazienti malati nello '''0-set''', indicando che in questi casi si è plausibilmente di fronte ad un danno organico o funzionale grave del sistema. Viceversa, la classificazione RDC associa tutti i pazienti malati come affetti da TMDs. L'indice <math>\alpha </math> considera poi due pazienti nell'area '''Support set''', in cui è possibile intercettare un'anomalia funzionale di media entità raffigurabile in TMDs di moderata entità e, dato più sconcertante, uno nel '''Core set'''.
   −
Essendo emerse le suddette discrepanze nosologie tra l'Indice <math>\alpha</math> e lo RDC è stato necessario capire quali dei due modelli si avvicinasse di più alla realtà ed è per questo motivo che si è richiesta consulenza ad altri dipartimenti specialistici per definire una diagnosi corretta e definitiva. Questa richiesta di consulenza è stata considerata come gruppo di esperti e denominata 'Control Espert'.
+
Essendo emerse le suddette discrepanze nosologiche tra l'Indice <math>\alpha</math> e lo RDC è stato necessario capire quali dei due modelli si avvicinasse di più alla realtà ed è per questo motivo che si è richiesta una consulenza ad altri dipartimenti specialistici per definire una diagnosi corretta e definitiva. Questa richiesta di consulenza è stata considerata come gruppo di esperti e denominata 'Control Espert' (CE).
 
==Risultati definitivi==
 
==Risultati definitivi==
 
Perché è stata necessaria questa strategia?<ref>. 2006 Feb 14;174(4):469-76.
 
Perché è stata necessaria questa strategia?<ref>. 2006 Feb 14;174(4):469-76.
Line 810: Line 810:  
Anne W S Rutjes 1, Johannes B Reitsma, Marcello Di Nisio, Nynke Smidt, Jeroen C van Rijn, Patrick M M Bossuyt</ref>
 
Anne W S Rutjes 1, Johannes B Reitsma, Marcello Di Nisio, Nynke Smidt, Jeroen C van Rijn, Patrick M M Bossuyt</ref>
   −
Innanzitutto possiamo sicuramente annoverare tra i principali motivi la 'complessità della malattia', la sovrapponibili della sintomatologia con patologie gravi che nelle prime fasi della manifestazione simulano un disturbo meno grave di tipo funzionale come accade nei TMDs, il disaccoppiamento tra la clinica dei TMDs e dei Dolori Orofaccialie non ultimo la distanza tra il know how odontoiatrico e neurologico che, come abbiamo esposto nel capitolo 'Logica di Linguaggio fuzzy' potrebbe essere colmato unendo i due KB<sub>c</sub> anche in forma fuzzy. Questi motivi sono anche le variabili che si incontrano in studi che evidenziano controversie nella diagnostica dei TMDs e del Dolore Orofacciale. La complessità<ref>Alpaslan GH, Alpaslan C . [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11381380/ Efficacy of temporomandibular joint arthrocentesis with and without injection of sodium hyaluronate in treatment of internal derangements.] J Oral Maxillofac Surg. 2001 Jun; 59(6):613-8; discussion 618-9.</ref><ref>Ismail F, Eisenburger M, Lange K, Schneller T, Schwabe L, Strempel J, Stiesch M. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25832172/ Identification of psychological comorbidity in TMD-patients.] Cranio. 2016 May; 34(3):182-7.</ref> con una conclusione alquanto disarmante che recita <ref name=":0">Dion Tik Shun Li, Yiu Yan Leung . [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33800948/ Temporomandibular Disorders: Current Concepts and Controversies in Diagnosis and Management.] Diagnostics (Basel). 2021 Mar 6;11(3):459. doi: 10.3390/diagnostics11030459.<br /></ref>:  
+
Innanzitutto possiamo sicuramente annoverare tra i principali motivi la 'complessità della malattia', la sovrapponibili della sintomatologia con patologie gravi che nelle prime fasi della manifestazione simulano un disturbo meno grave di tipo funzionale come accade nei TMDs, il disaccoppiamento tra la clinica dei TMDs e dei Dolori Orofaccialie non ultimo la distanza tra il know how odontoiatrico e neurologico che, come abbiamo esposto nel capitolo 'Logica di Linguaggio fuzzy' potrebbe essere colmato unendo i due KB<sub>c</sub> anche in forma fuzzy. Queste asserzioni sono anche le motivazioni che si incontrano in studi che evidenziano controversie nella diagnostica dei TMDs e del Dolore Orofacciale<ref>Alpaslan GH, Alpaslan C . [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11381380/ Efficacy of temporomandibular joint arthrocentesis with and without injection of sodium hyaluronate in treatment of internal derangements.] J Oral Maxillofac Surg. 2001 Jun; 59(6):613-8; discussion 618-9.</ref><ref>Ismail F, Eisenburger M, Lange K, Schneller T, Schwabe L, Strempel J, Stiesch M. [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25832172/ Identification of psychological comorbidity in TMD-patients.] Cranio. 2016 May; 34(3):182-7.</ref> con una conclusione alquanto disarmante che recita <ref name=":0">Dion Tik Shun Li, Yiu Yan Leung . [https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33800948/ Temporomandibular Disorders: Current Concepts and Controversies in Diagnosis and Management.] Diagnostics (Basel). 2021 Mar 6;11(3):459. doi: 10.3390/diagnostics11030459.<br /></ref>:  
    
<br />
 
<br />
Line 819: Line 819:  
Come già descritto, dopo aver definito l'indice <math>\alpha
 
Come già descritto, dopo aver definito l'indice <math>\alpha
   −
  </math> e dopo aver avuto una visione più dettagliata ed ampia del sistema neuromotorio trigeminale sia dei sani che dei pazienti malati, si sono confrontati i risultati ottenuti con la diagnosi definitiva formulata da vari consulenti quali neurologi, neurofisiologi, internisti ed otorinolaringoiatri oltre che gnatologci e neurognatologi Questa procedura è stata denominata 'Control Expert' (CE), per indicare un controllo specialistico da parte di esperti in altre discipline. La Tabella 7 riporta la classificazione effettuata rispettivamente da CE, protocollo RDC, indice <math>\alpha</math>.
+
  </math> e dopo aver avuto una visione più dettagliata ed ampia del sistema neuromotorio trigeminale sia dei sani che dei pazienti malati, si sono confrontati i risultati ottenuti con la diagnosi definitiva formulata da vari consulenti quali neurologi, neurofisiologi, internisti ed otorinolaringoiatri oltre che gnatologci e neurognatologi Questa procedura è stata denominata 'Control Expert' (CE), per indicare un controllo specialistico da parte di esperti in altre discipline. La Tabella 5 riporta la classificazione effettuata rispettivamente da CE, protocollo RDC, indice <math>\alpha</math>.
      Line 893: Line 893:     
  </math>==
 
  </math>==
<br />Per 'accuratezza di un test' di solito si legge quanto di seguito riportato: la diagnosi, insieme alla prognosi e alla terapia, è uno dei tre processi decisionali della medicina clinica. I test diagnostici ideali (i cosiddetti Golden Standard) discriminano perfettamente i malati dai sani: una volta eseguito il test, gli individui vengono classificati con assoluta certezza come affetti o non affetti dalla malattia di interesse. Queste considerazioni sono tutto ciò che noi non accettiamo da un punto di vista scientifico  e cioè non esiste certezza assoluta nemmeno per un indice estremamente sofisticato e preciso.     
+
<br />Per 'accuratezza di un test' di solito si legge quanto di seguito riportato: la diagnosi, insieme alla prognosi e alla terapia, è uno dei tre processi decisionali della medicina clinica. I test diagnostici ideali (i cosiddetti Golden Standard) discriminano perfettamente i malati dai sani: una volta eseguito il test, gli individui vengono classificati con assoluta certezza come affetti o non affetti dalla malattia di interesse. A noi questo parlare ci suona male perchè è nostra convinzione, ma lo si dimostrerà nel corso delle letture, che non esiste certezza assoluta nemmeno per un indice od un dato di laboratorio estremamente sofisticato e preciso.     
   −
Al fine di valutare le prestazioni di un test diagnostico è quindi necessario confrontarne i risultati con il Golden Standard. Nel nostro caso, il Golden Standard è rappresentato dal Control Expert. Nella classificazione dell'indice <math>\alpha</math>, i pazienti collocati nel Core Set sono giudicati ''integri'', quelli del Support Set sono giudicati ''disfunzionali'' e quelli dello 0-set sono giudicati ''destrutturati''.
+
Al fine di valutare le prestazioni di un test diagnostico è quindi necessario confrontarne i risultati con il Golden Standard. Nel nostro caso, il Golden Standard è rappresentato dal Control Expert. Nella classificazione dell'indice <math>\alpha</math>, i pazienti collocati nel Core Set sono giudicati ''integri'', quelli del Support Set potrebbero rappresentare pazienti affetti da DTMs di bassa o media gravità mentre nello  0-set sono localizzati i pazienti con ''destrutturazione dell Sistema'' ( pazienti gravi ).
   −
<br />La Tabella 8 riporta:
+
<br />La Tabella 6 riporta:
    
- il numero di pazienti di ciascuna classe, come individuati dal CE;
 
- il numero di pazienti di ciascuna classe, come individuati dal CE;
Line 997: Line 997:       −
La tabella 9 riporta i tassi ottenuti rispettivamente per l'indice RDC e l'indice NGF (<math>\alpha</math>) sul campione considerato:<br />
+
La tabella 7 riporta i tassi ottenuti rispettivamente per l'indice RDC e l'indice NGF (<math>\alpha</math>) sul campione considerato:<br />
 
{| class="wikitable"
 
{| class="wikitable"
 
|+
 
|+
Line 1,175: Line 1,175:  
|0%
 
|0%
 
|}
 
|}
|Il dato più eclatante in assoluto ma anche il più importante da un punto di vista epistemologico è '''la mancanza del 100% dello RDC a rilevare danni organico/strutturali del Sistema Nervoso Centrale e Periferico Trigeminale''' in pazienti che invece vennero classificati come DTMs. Questo fenomeno è da imputare a tutta la serie di motivazione che qui non ripetiamo e che sono state esposte precedentemente in 'Risultati preliminari' ed in 'Risultai finali' in questo capitolo. Questo avvalora l'impiego dei ricercatori del RDC che sapientemente stano cercando di ampliare la potenzialità diagnsotica del modello che poter incorporare variabilicapaci di rilevare patologie gravi in presenza di dolore orofacciale.<ref name=":2" />
+
|Il dato più eclatante in assoluto ma anche il più importante da un punto di vista epistemologico è '''la mancanza del 100% dello RDC a rilevare danni organico/strutturali del Sistema Nervoso Centrale e Periferico Trigeminale''' in pazienti che invece vennero classificati come DTMs. Questo fenomeno è da imputare a tutta la serie di motivazione che qui non ripetiamo e che sono state esposte precedentemente in 'Risultati preliminari' ed in 'Risultai finali' in questo capitolo. Questo avvalora l'impiego dei ricercatori del RDC che sapientemente stano cercando di ampliare la potenzialità diagnsotica del modello che poter incorporare variabili capaci di rilevare patologie gravi in presenza di dolore orofacciale.<ref name=":2" />
    
==Conclusione==  
 
==Conclusione==  
   −
In conclusione, al di là del potenziale discriminatorio diagnostico che implementa la capacità di fare diagnosi differenziale in situazioni critiche di dolore orofacciale e di DTMs, la realizzazione dello Indice '''<math>\alpha
+
In conclusione, al di là del potenziale discriminatorio diagnostico che implementa la capacità di elaborare diagnosi differenziale in situazioni critiche di dolore orofacciale e di DTMs, la realizzazione dello Indice '''<math>\alpha
    
  </math> '''evidenzia, grazie proprio al tasso del 17%, una fenomeno tanto innovativo quanto destabilizzante quello in cui qualsiasi indice dovrebbe essere considerato con una '''forma mentis quantistica''' e cioè che il risultato sia considerato con una verità del 50%.  
 
  </math> '''evidenzia, grazie proprio al tasso del 17%, una fenomeno tanto innovativo quanto destabilizzante quello in cui qualsiasi indice dovrebbe essere considerato con una '''forma mentis quantistica''' e cioè che il risultato sia considerato con una verità del 50%.  
Line 1,190: Line 1,190:  
  </math>''' ( diverso dal nostro''' <math>\alpha
 
  </math>''' ( diverso dal nostro''' <math>\alpha
   −
  </math>''') documenta un valore di significatività del 95% e del 99,9% rispondono ad una forma mentis deterministica ed anche relativamente stocastica ma non quantistica. Visto l'aleatorietà e la non linearità dei Sistemi Complessi dinamici come i Sistemi biologici è preferibile considerare il paziente come un fenomeno quantistico da cui sorge una dialettica diagnostica che segue le impostazioni della funzione d'onda di Schrödinger come vedremo meglio nel capitolo '[[La diagnostica di Schrödinger]].  
+
  </math>''') documentano un valore di significatività del 95% e del 99,9% e rispondono ad una forma mentis deterministica, relativamente stocastica ma non quantistica. Visto l'aleatorietà e la non linearità dei Sistemi Complessi dinamici come i Sistemi biologici è preferibile considerare il paziente come un fenomeno quantistico da cui sorge una dialettica diagnostica che segue le impostazioni della funzione d'onda di Schrödinger come vedremo meglio nel capitolo '[[La diagnostica di Schrödinger]].  
    
Anticipiamo soltanto una parametro interessante che può stimolare la curiosità del lettore/ricercatore ed è quello che il nostro Indice '''<math>\alpha
 
Anticipiamo soltanto una parametro interessante che può stimolare la curiosità del lettore/ricercatore ed è quello che il nostro Indice '''<math>\alpha
   −
  </math>''', parametro adimensionale e sostanzialmente deterministico che evidenzia i livelli di intergrità o destrutturazione dello 'Stato'  di Sistema del soggetto si trasformerà in un termine del tipo <math>|\alpha\rangle </math> idoneo per la trattazione quantistica del modello. Questo ‘ Indice <math>\alpha</math>‘ nei prossimi capitoli si trasformerà nel cosiddetto ‘ket’ indicato, appunto, come <math>|\alpha\rangle </math>  
+
  </math>''', parametro adimensionale e sostanzialmente deterministico che evidenzia i livelli di intergrità o destrutturazione dello 'Stato'  di Sistema si trasformerà in un termine del tipo <math>|\alpha\rangle </math> idoneo per la trattazione quantistica del modello, termine cosiddetto ‘ket’ indicato, appunto, come <math>|\alpha\rangle </math>.
    
<br />
 
<br />
Editor, Editors, USER, admin, Bureaucrats, Check users, dev, editor, founder, Interface administrators, member, oversight, Suppressors, Administrators, translator
11,492

edits