|Scopo di questo capitolo è la costruzione di un indice matematico adimensionale, nel seguito nominato Indice Neuro Gnatologico Funzionale (NGF), che fornisca una misura dell'integrità del sistema nervoso trigeminale e neuromasticatorio del paziente. Esso sarà finalizzato ad individuare eventuali situazioni di danni organici che si manifestano con una sintomatologia legata a dolori orofacciali. L'indice sarà definito di modo da inglobare il contributo di tre diverse componenti (simmetria organica, simmetria funzionale, eccitabilità neurale), ognuno dei quali viene opportunamente misurato mediante esami elettrofisiologici trigeminali che restituiscono i dati di latenza ed area integrale delle risposte evocate attraverso stimolazione elettrica e meccanica.
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|Scopo di questo capitolo è la costruzione di un indice numerico adimensionale, nel seguito nominato '''Indice Neuro Gnatologico Funzionale''' (NGF), che fornisca una misura dell'integrità del sistema nervoso trigeminale e neuromasticatorio del paziente. Esso sarà finalizzato ad individuare eventuali situazioni di danni organici che si manifestano con una sintomatologia legata a dolori orofacciali. L'indice sarà definito di modo da inglobare il contributo di tre diverse componenti (simmetria organica, simmetria funzionale, eccitabilità neurale), ognuno dei quali viene opportunamente misurato mediante esami elettrofisiologici trigeminali che restituiscono i dati di latenza ed area integrale delle risposte evocate attraverso stimolazione elettrica e meccanica.
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Il valore dell'indice verrà quindi interpretato mediante ''logica fuzzy'', al fine di classificare il paziente all'interno di un'area di rischio di danno organico. Il modello è stato costruito analizzando i dati relativi ad un campione di 40 pazienti, di cui 30 sani e 10 malati.
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Il valore dell'indice verrà quindi interpretato mediante ''logica fuzzy'', al fine di classificare il paziente all'interno di un'area di rischio di danno organico. Il modello è stato inizialmente costruito analizzando i dati relativi ad un campione di 40 pazienti, di cui 30 sani e 10 malati.